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Azione di Animal Equality nella giornata Internazionale per i Diritti Degli Animali

Fotografia : © Carlos Guzmán Castellano

Azione di Animal Equality nella giornata Internazionale per i Diritti Degli Animali

La scorsa domenica 6 dicembre in occasione della Giornata Internazionale per i Diritti degli Animali, più di un centinaio di attivisti di Animal Equality hanno preso parte ad una azione di grande impatto a Puerta del Sol, Madrid, che in poche ore ha fatto il giro del mondo.

>Sito web: DiadelosDerechosAnimales.com










Due vittime dello sfruttament
o, protagonisti dell’azione per la Giornata Internazionale per i Diritti Degli Animali di Animal Equality.


Fotografia: © Laura Díaz













In coincidenza con la Giornata Internazionale per i Diritti Umani, Animal Equality ha celebrato la Giornata Internazionale per i Diritti degli Animali, come sta facendo da diversi anni, rivendicando l’estensione dello stesso rispetto che dovremmo avere per l’essere umano al resto degli altri animali. Più di un centinaio di attivisti di Animal Equality provenienti da diverse zone della Spagna e dall’estero, ha sostenuto nelle proprie mani i corpi morti di agnelli, galline, visoni, maiali, polli, pesci, gatti, volpi e conigli che sono stati prelevati già morti dagli allevamenti di animali.

Abbiamo in questo modo mostrato il lato più doloroso del consumo degli animali, dando l’opportunità alla società di riflettere sulla necessita di rispettare gli animali delle altre specie con le quali condividiamo il pianeta.

Durante tutta l’azione ha regnato un rispettoso silenzio, interrotto soltanto dalla descrizione che abbiamo fatto della vita e della morte degli individui che giacevano senza vita tra le mani di coloro i quali hanno deciso di smettere di sfruttarli e aiutarli. Alcuni attivisti non hanno potuto reprimere le lacrime di pena ed emozione nel tenere il corpo di una vittima nelle proprie mani… lacrime che contagiarono diverse persone nel pubblico, che hanno potuto comprendere l’ingiustizia del negare all’animale il diritto alla vita.







“in più di trenta anni di appartenenza al movimento, non ho mai partecipato ad una azione come questa…”
John Curtin - Inghilterra.


Fotografia
© Carlos Guzmán Castellano











Questa toccante ed emozionante azione ha ottenuto una ripercussione mediatica eccezionale, essendo stata diffusa da mezzi di comunicazione di paesi tra i quali Russia, Australia, Stati Uniti, Perù, Norvegia, Belgio, Giamaica, Argentina, Sudafrica, Venezuela, Polonia, Inghilterra, Portogallo, Repubblica Ceca, Francia, Slovacchia e Italia.

L’azione è stata acclamata in tutto il mondo per la sua impressionante scenografia e il suo modo rispettoso di rivendicare il rispetto che tutti gli animali meritano. Portando fuori dagli allevamenti e dai loro contenitori i corpi senza vita di questi animali, che hanno subito lo sfruttamento da parte dell’essere umano, evitiamo che queste morti passino inosservate e aiutiamo la società a rendersi conto del terribile danno che causa agli altri animali con le sue abitudini.

Animal Equality intende ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questa azione commemorativa – partecipando di persona in quel giorno, aiutando a recuperare gli animali, fotografando e diffondendo il materiale – con l’appoggio e la fiducia. Alcuni di voi, e di noi stessi, hanno viaggiato per grandi distanze arrivando da altre regioni o da altri paesi per essere presenti quel giorno con altri attivisti a rivendicare insieme i diritti degli animali.

Vogliamo infine invitare coloro i quali hanno partecipato all’appuntamento di quest’anno a partecipare nuovamente e a convincere chi non ha potuto venire ad unirsi a noi il prossimo anno.













“ Era molto piccola e aveva il cordone ombelicale reciso di fresco. Rosa con macchioline nere, bellissima. La immaginavo correre, goffamente, godendo delle sue prime ore di vita. Pero non era così, era morta e non si sarebbe mai più svegliata. Nacque per soffrire e morire, un ematoma tremendo mostrava la sua sofferenza e mentre la tenevo pensavo che questo accade, tutti i giorni, in ogni momento. Guardavo la gente intorno sentendomi ancora peggio desiderando che i corpi che stavamo sostenendo non fossero morti mai, che si svegliassero per vivere una vita piena, che la gente che passava si fermasse un secondo, vedesse i loro corpi e quello che rappresentano.”

Laura - Valencia.






RIPERCUSSIONI MEDIATICHE NAZIONALI


Cuatro Televisión

Radio Nacional de España

El Mundo - Edición Impresa

Público - Edición Impresa

RTVE | Exhiben un centenar de cadáveres de animales para reclamar sus derechos

RTVE | Concentración de animales muertos en Madrid

Público | Exhiben un centenar de cadáveres de animales para reclamar sus derechos

Público | Cadáveres contra la explotación animal en Madrid

El Mundo | Exhiben un centenar de cadáveres de animales para pedir por sus derechos

ABC | Exhiben un centenar de cadáveres de animales para pedir por sus derechos

Reuters España | Cadáveres contra la explotación animal en Madrid

Diario Sur | Exhiben un centenar de cadáveres de animales para pedir por sus derechos

Hoy | Exhiben un centenar de cadáveres de animales para pedir por sus derechos

Terra | Activistas por derechos de animales marchan en Madrid

EcoDiario | Activistas protestan con 100 cadáveres de animales en Madrid

Crónica Norte | Manifestación en Madrid por la defensa de los derechos de los animales

La Haine | Cien víctimas por la liberación animal

Univision.com | Activistas por derechos de animales marchan en Madrid

Milenio.com | Activistas por derechos de animales marchan en Madrid









“ a me è toccato tenere un piccolo pulcino con poche ore di vita. Le mie grandi mani di lattice si curvavano per formare un letto, per dare un poco di calore a quel piccolo corpo che ha conosciuto solo dolore e paura.
Faceva freddo e le mie mani tremavano, e l’emozione mi faceva pensare che quel piccolo corpo che sostenevo potesse tornare in vita, quella vita che gli è stata tolta per l’ignoranza e l’ingiustizia.
Ho chiuso gli occhi per un millesimo di secondo, sperando che quel sogno impossibile diventasse re
altà, pero quando li ho riaperti un attimo dopo era ancora morto, inerte. Allora ho pensato che se li avessi chiusi di nuovo avrei poi visto una marea di persone che reclamavano i loro diritti e questa volta il sogno era reale…”

Xoxe Gopar - Barcelona.





La Opinión de Málaga | Exhiben un centenar de cadáveres de animales

Diario de Mallorca | Exhiben un centenar de cadáveres de animales

Diario de Ibiza | Exhiben un centenar de cadáveres de animales

La Opinión de Coruña | Exhiben un centenar de cadáveres de animales

Informacion.es | Exhiben un centenar de cadáveres de animales

La Opinión de Zamora | Exhiben un centenar de cadáveres de animales

El Faro de Vigo | Activistas exhiben cadáveres de animales en señal de protesta

La Opinión de Murcia | Exhiben un centenar de cadáveres de animales

Levante-emv.com | Exhiben un centenar de cadáveres de animales

La Opinión de Granada | Exhiben un centenar de cadáveres de animales

La Opinión | Exhiben un centenar de cadáveres de animales

La Provincia | Exhiben un centenar de cadáveres de animales

Diario de las Palmas | Exhiben un centenar de cadáveres de animales

La Opinión de Tenerife | Exhiben un centenar de cadáveres de animales

España | Yahoo Noticias | Cadáveres contra la explotación animal en Madrid

Latinoamérica | MSN | Activistas protestan con 100 cadáveres de animales en Madrid





RIPERCUSSIONI MEDIATICHE INTERNAZIONALI

Rusia • Epochtimes

Rusia • Indymedia | Акция защитников животных в Мадриде

Sudáfrica • Independent Online | Animal activists make their point in Madrid

Noruega • NRK | Demonstrerte med dyrekadavre

Inglaterra • Times of the Internet | Animal rights protesters bring carcasses to Madrid

Inglaterra • Canale TV

Polonia • Canale TV

EEUU • Canal TV Univisión

EEUU • Al Día TX | Activistas por derechos de animales marchan en Madrid

EEUU • Houston Chronicle | Activistas por derechos de animales marchan en Madrid

EEUU • Examiner | Animal rights activists carry carcasses during demonstration in Madrid






"Per iniziare, l’organizzazione è stata molto buona… sapere di avere sempre qualcuno a disposizione nel caso in cui un attivista non se la sentisse di tenere il cadavere è stato tranquillizzante, perché è stata veramente una cosa da fare molto dura. Grazie a tutti per questo! Poi, è stata una azione molto commovente. Stare lì e vedere la gente che probabilmente era la prima volta che vedeva letteralmente gli occhi delle vittime e che piangeva, come è accaduto per molte delle persone che passarono...è stato molto emozionante! Questo mi ha fatto sentire la forza dell’azione, la maggior parte delle persone che se ne sono andate riflettendo e facendo i loro collegamenti mentali e ripensando alla cosa. E questa forza si è potuta vedere con la diffusione mondiale che ha avuto l’azione. Solo poche ore dopo la fine dell’azione molti media avevano già pubblicato i servizi e ancora adesso se ne trovano di nuovi che diffondono la notizia. Un altra azione indimenticabile. Non solo per gli attivisti che hanno partecipato ma anche per la gente che passava, per coloro che hanno visto i video, le foto, le note, in tutti i mezzi digitali, in tutte le lingue e le televisioni del mondo. Un forte impatto su tutti."

Daniela Paola Capponi - Repubblica Ceca.



Francia • Canale TV

Francia • Le Pays | Madrid : exposition de dépouilles animales

Francia • Fondation 30 Millions de Amis | Des défenseurs des animaux exposent des dépouilles animales à Madrid

Francia • France 24 | Animal rights protesters bring carcasses to Madrid

Francia • Lálsace | Madrid : exposition de dépouilles animales

Francia • Tele-Animaux.com | Des défenseurs des animaux exposent des dépouilles animales à Madrid

Perú • Canale TV

Australia • Melbourne Mx

Jamaica • Spanish activists protest cruelty to animals

Argentina • Invertia | Cadáveres contra la explotación animal en Madrid

Bélgica • RTBF | Mauvais traitements: cent carcasses d'animaux à Madrid

Perú • Invertia | Cadáveres contra la explotación animal en Madrid

Colombia • Invertia | Cadáveres contra la explotación animal en Madrid

Chile • Invertia | Cadáveres contra la explotación animal en Madrid

Venezuela • Invertia | Cadáveres contra la explotación animal en Madrid

Yahoo News | Link

Portugal | "Igualdad Animal" protesta em Madrid (video)

Italia • LaStampa.it | Protesta choc: in piazza con gli animali morti

European Press Photo Agency | Organização ecologista faz protesto com animais mortos

Eslovaquia • DNES | Aktivisti za práva zvierat niesli Madridom zdochliny zvierat







Due attivisti alla fine dell’azione.


Fotografia: © Naiara Borgalai












RIGUARDO ANIMAL EQUALITY


Animal Equality è un’organizzazione internazionale presente in Spagna, Inghilterra, Perù, Venezuela e Colombia che difende i diritti degli animali promuovendo il rispetto per essi attraverso l’educazione e la sensibilizzazione sociale.
Come parte del nostro lavoro, realizziamo una costante informazione mediante azioni, tavoli informativi, conferenze; portiamo a termine investigazioni in ogni ambito come ad esempio macelli, circhi, allevamenti, laboratori di ricerca; riscattiamo animali dal loro stato di sfruttamento e realizziamo azioni che richiamano l’attenzione – come incursioni nelle arene dei tori, affissioni di manifesti,irruzioni nelle sfilate di pelliccie o simili – per rendere visibile l’ingiustizia che subiscono questi animali

Ad Animal Equality detestiamo le ingiustizie, per questo lottiamo giorno dopo giorno per difendere i più vulnerabile e indifesi. Potete conoscere il lavoro che realizziamo attraverso il nostro canale tv in internet o la nostra galleria fotografica. Si vuoi aiutarci a difendere gli animal, contattaci, saremo felici di contare su di te. Per favore, considera anche di appoggiare il nostro lavoro diventando socio di Animal Equality e permettendoci di continuare a lottare per gli animali.


Igualdad Animal / Animal Equality/ Uguaglianza Animale

Telefono: 915 222 218


Telefono: 691 054 172


Indirizzo e-mail: info@igualdadanimal.org


Sito web: IgualdadAnimal.org AnimalEquality.net
Ufficio: C/ Montera, 34 3º 8 - 28013 Madrid (Spagna)

Nuovo riscatto aperto! Animal Equality libera una famiglia



Animal Equality vuole approfittare di questo periodo dell’anno in cui il consumo di animali aumenta spropositatamente per presentare il suo ultimo riscatto aperto di animali. Mentre alcuni celebrano queste feste mangiandoli, noi abbiamo preferito salvare alcuni individui da questo massacro.



Video del riscatto:

http://www.vimeo.com/8385284



Galleria fotografica:

http://www.flickr.com/photos/igualdadanimal/sets/72157622437140403/

Diversi attivisti della Squadra di Riscatti Aperti di Animal Equality si sono introdotti di notte in un allevamento di pecore e agnelli da carne, latte e lana in Catalogna con lo scopo di liberare tre animali tra quelli che vivevano lì sfruttati e con una sentenza di morte sulla testa.

Dopo aver ispezionato l’allevamento alcuni giorni prima - quella stessa mattina abbiamo visto un camion portare decine di agnelli al macello- e contando già su un luogo adeguato per gli animali che sarebbero stai liberati, quella notte abbiamo rischiato la nostra stessa libertà per aiutare gli altri animali perché pensiamo che la solidarietà e la giustizia non dovrebbero dipendere dalla specie.

Abbiamo deciso di liberare una madre che abbiamo trovato chiusa con i suoi due cuccioli appena nati e che avevano ancora il cordone ombelicale attaccato. Approfittando del fatto che erano separati dagli altri, ci è sembrato semplice prendere la madre e portarla fino al furgone che avevamo parcheggiato lì accanto. Sebbene inizialmente fosse nervosa- forse temendo che facessimo del male a lei o ai suoi figli- ,una volta tra le nostre braccia, è rimasta immobile e si è lasciata trasportare senza problemi.


I suoi cuccioli, presi in braccio da Sonia e Ivàn, si sono riuniti con lei un attimo dopo. Un ora più tardi si trovavano già in un luogo sicuro per loro dove nessuno potesse tornare a far loro del male. Abbiamo tolto alla madre l’etichetta di plastica con la quale veniva identificata come proprietà di un umano e abbiamo osservato come si sono adattati ad un luogo nuovo.



Come si può immaginare, il consumo di carne di agnello, latte di pecora e la sua lana per abbigliamento ha terribili conseguenze per le pecore e gli agnelli che sono obbligati a vivere privati della loro libertà, sottoposti a diverse mutilazioni, separazioni e condizioni per essere infine sgozzati in qualche mattatoio. È per ciò che Animal Equality ti incoraggia a rinunciare al consumo di prodotti animali, adottando un'alimentazione vegana e vestendo con capi d'abbigliamento confezionati senza la pelle o la pelliccia di altri animali. Se credi che questo possa risultare complicato - non esitare a chiederci aiuto per fare questo passo - dai un'occhiata a quello che comporta per le pecore e gli agnelli il fatto che non lo facciamo. Cominciamo dalla madre…

Nana, la pecora che abbiamo liberato, ha dovuto patire, come "femmina riproduttrice", la terribile esperienza di venire separata una volta e poi altre ancora dai suoi figli. Le gravidanze a cui era sottoposta erano sempre accompagnate dalla separazione quasi immediata da quegli esseri che amava e che tentava di proteggere fin dalla loro nascita.

Benché normalmente non ci pensiamo, gli esseri umani non sono gli unici animali che soffrono quando sono separati forzatamente dai loro piccoli. Le pecore sono animali sociali che formano legami affettivi tra di loro per cui le loro vite, così come le relazioni che stabiliscono, sono importanti come lo sono per noi. Alla sofferenza ed all’angoscia che ha dovuto soffrire a causa di ciò, dobbiamo aggiungere quello che significa essere mutilata —certamente senza anestesia— quando le tagliarono la coda —e nel farlo delle vertebre della stessa— e, col proposito di facilitare la sua identificazione, le tagliarono longitudinalmente l'orecchio con una forbice come potrai vedere nelle fotografie.

I suoi figli non avrebbero avuto maggiore fortuna. All'agnello femmina sarebbe probabilmente toccato sperimentare l'insieme di orrori che un essere umano aveva preparato per lei come "femmina riproduttrice" e dalla quale avrebbe quindi preteso altre vittime. Suo fratello, una volta raggiunti i 22 chili di peso, sarebbe stato separato dalla famiglia e caricato su un camion che lo avrebbe condotto, dopo alcune ore di viaggio, verso il mattatoio regionale. Una volta lì, e circondato di altri agnelli spaventati che belano chiamando le madri alla ricerca della loro protezione, avrebbe ricevuto calci e spintoni che l’avrebbero obbligato ad avanzare con gli altri compagni verso i loro boia. In tutto quel tempo avrebbe potuto vedere davanti ai suoi occhi gli agnelli del suo gruppo andarsene uno ad uno. Li avrebbe visti lottare per la propria vita e avrebbe sentito il loro belare mentre venivano appesi dal basso e il sangue, di un odore forte, avrebbe cominciato a coprirlo tutto.


Galleria fotografica del riscatto

Il macellatore, stanco per aver già ucciso per ore, non si prenderebbe il disturbo di stordirli prima di appenderli da una delle zampe posteriori ad una catena che li porterebbe fino a chi, meccanicamente, pianterebbe loro un coltello nella gola lasciandoli dissanguare.

Fortunatamente, né Nana né i suoi due figli, dovranno soffrire tutto questo. Ora vivono in un rifugio a carico di persone responsabili che si prendono cura di loro e che fanno sì che abbiano una vita piena e felice.



Nana è una madre sotto tutti gli aspetti. Vive preoccupandosi per i suoi due figli, un agnello maschio e una femmina, osservando i loro movimenti e chiamandoli quando si allontanano troppo. I piccoli non possono frenare la voglia di esplorare questo mondo nel quale sono arrivati da poco. Si trovano in quella fase in cui il bisogno di sentirsi protetti a fianco della madre viene superato dalla curiosità per tutto ciò che hanno intorno e che richiama la loro attenzione. Se imitiamo i belati della madre- cosa che ci piace molto fare - nonostante il nostro aspetto tanto differente dal suo, i piccoli non possono evitare di avvicinarsi attirati dalla chiamata, sempre sotto il vigile sguardo della madre, che ha già cominciato a fidarsi di noi.



Ora che i momenti più intensi per tutti sono passati, siamo soddisfatti nel vederli tranquilli, lontani da tutto l'orrore che li aspettava —e che la madre aveva già sperimentato— . Disgraziatamente molte altre pecore, montoni ed agnelli non avranno questa opportunità. Se pensiamo che, secondo il Ministero dell’Ambiente (Ministerio de Medio Ambiente, Medio Rural e Marino) solamente in Spagna si uccidono annualmente oltre 13 milioni di pecore ed agnelli- senza contare quelli che muoiono prima di arrivare al macello- può sembrare che liberare due agnelli e una pecora sia solo un gesto simbolico che in fin dei conti non cambia niente. Benché ci siano motivi per non ignorare la tragica realtà, noi di Animal Equality pensiamo che non dobbiamo dimenticare che ogni animale è un individuo unico. Per quell'animale, il cambiamento che ha procurato il suo riscatto dallo sfruttamento in cui viveva è assoluto. Per lui o lei, si tratta, letteralmente, della differenza tra la vita e la morte.




Visita ora la pagina web dei riscatti aperti: RescateAbierto.org

Peaceable Kingdom - Italiano

Peaceable Kingdom in italiano:





The Witness - Italiano

The Witness in italiano:











Dossier dell'investigazione nei macelli europei





Dossier Investigazione nei macelli europei



Perché nessun animale è uno schiavo

http://www.mataderos.info
http://www.animalequality.net

Non è ora di lasciar perdere la PETA e associazioni simili?

Articolo originale in castigliano: http://www.veganactivist.net/es/?itemid=386


L'associazione People for the Ethical Treatment of Animals (PETA) ha come titolo sul suo sito web "The Animal Rights Organization". E’ una chiara dimostrazione d'arroganza presentarsi come "LA Associazione dei diritti per gli animali". E l'interesse che hanno nel presentarsi così trova un senso se osserviamo il crescente numero d'individui e associazioni che dichiarano apertamente che la PETA non è un'associazione dei diritti per gli animali. Riassumendo, non è abolizionista, ma neo-riformista. Il titolo e gli slogan "Animals are not ours to eat, to wear, to entertain with or to experimen to on" non sono altro che una retorica che nasconde la realtà del loro lavoro riformista e protezionistico che fanno da parecchi anni. E' molto triste che la PETA sia considerata da molti come un punto di riferimento del movimento dei diritti per gli animali e ciò indica solo la confusione che c'è dentro l'attuale "movimento". Se abbiamo bisogno di prove per capire il perché, allora vediamo:

  • Hanno ucciso direttamente diverse migliaia di animali, esattamente 14.419 tra 1998 e 2005. (alcuni venivano uccisi dopo averli presi in custodia da solo 3 ore. Hanno avuto una percentuale di uccisioni del 80.1%. Questo è qualcosa riconosciuto dalla stessa PETA e dimostrato davanti a un giudice: Ingrid Newkirk (presidentessa della PETA) ha risposto chiedendo perdono solo per quello che ha fatto dopo coi cadaveri, ma non per aver ucciso tutti quegli animali.

  • La PETA non difende il "diritto di vivere" degli animali. Posta elettronica da Ingrid Newkirk a Nathan Winograd: "we do not advocate 'right to life' for animals" & "I'm not clear how the cats you referred to (who were at odds with their owners landlord) are to be allowed to live out their lives...we do have a policy against no-kills..."

  • Ingrid Newkirk ha ucciso personalmente migliaia di animali prima di fondare la PETA ed è qualcosa che continua a difendere ancora oggi: "I would go to work early, before anyone got there, and I would just kill the animals myself. Because I couldn't stand to let them go through (other workers abusing the animals.) I must have killed thousands of them, sometimes dozens everyday."-- Ingrid Newkirk, President, PETA, The New Yorker (2003).

  • Rifiutano costantemente i rifugi "no-kill shelters", rifugi dove non si uccidono gli animali o si uccidono solo in caso di eutanasia vera.




  • La PETA ha ucciso tacchini, galli e conigli nel suo "rifugio" ad Aspen Hill nel 1991 perché voleva risparmiare i soldi che si spendavano per tenerli in vita, secondo Alex Pacheco -PETA- "We just don't have the money" (nonostante la PETA prendesse circa 6 milioni di dollari l'anno in quel momento, ed ora prende molti di più). “Notes on the Care of Chickens, Sheep, Rabbits, and Turkeys at Aspin Hill” By David J. Cantor.


  • Promuovono leggi riformiste come l'Animal Welfare Act e leggi simili (tutto ciò non fa altro che perpetuare ancora di più lo status di proprità degli animali, assicurando che le "risorse" siano sfruttate in modo efficiente e che le persone in generale abbiano la coscienza tranquilla ogni volta che consumano prodotti di origine animale).

  • Promuovono il consumo di carne di balena sotto l'assurda logica che provoca meno morti rispetto al consumo di carne di pollo. Certo, anche violentare senza picchiare la vittima forse provoca meno sofferenza, ma promuovere il violentare senza picchiare o dichiarare che è una cosa accettabile è ovviamente un'assurdità enorme.




  • "Un'altro premio a Whole Foods per la vendita di prodotti animali che provengono da un certo tipo di sfruttamento.







  • Hanno un atteggiamento frivolo riguardo allo sfruttamento animale, esibendo nudi gratuiti e senza senso.


  • Promuovono riforme su come sfruttare gli animali.


  • Hanno delle persone non vegan come rappresentanti dei diritti degli animali (Pamela Anderson ad esempio mangia uova e latte e ha finanziato un ristorante che serve prodotti animali, Tobey McGuire, ecc.).





  • Promuovono il libro Animal Liberation di Peter Singer e l'immagine di questo come "padre del movimento dei diritti degli animali" nonostante in questo libro, Singer affermi che rispetta chi mangia carne che proviene da animali allevati sotto certe condizioni, un personaggio che ha violentato tacchini (come racconta nel suo libro "The Way We Eat"), che considera l'essere vegan come fanatismo, che considera minime riforme "welfariste" come una rivoluzione o che scrive lettere elogiando aziende che vendono cadaveri.

  • Riguardo ad una manifestazione contro la tauromachia il primo motivo per partecipare è questo: 1. It's about babes -not bulls. Hardly-dressed hotties and nearly-nude dudes- need we say more? Gli altri sono questi. (Solo l'ultima riguarda agli animalli).



Ovviamente si può dire molto di più e non è necessario che nessuno dica: "ma promuovono il veganismo" perché il loro supporto a questo è ridicolo in confronto al danno che provocano al movimento dei diritti per gli animali.

Insomma, un movimento che ha la PETA o altre associazioni simili come referenza e che evita mettere in discussione il loro costante lavoro per riformare lo sfruttamento animale e collabora direttamente con gli aguzzini come Burger King, McDonalds o altri, credo non possa essere preso sul serio, o almeno io sono certo di non far parte dello stesso movimento.